Il mio metodo
Innanzitutto faccio il punto sulla situazione individuale, raccolgo informazioni accurate per comprendere bene i reali bisogni del futuro paziente. Cerco di coinvolgere il più possibile la persona nel percorso che sta per intraprendere: è importante che gli obiettivi vengano compresi, che siano condivisi, e che vi sia una reale motivazione per ogni passo che faremo insieme.
Il paziente deve sapere cosa sta’ succedendo, quali sono le sue difficoltà e quali le prospettive ed è fondamentale che sia consapevole dei suoi punti di forza e del protagonismo che ha nel processo di cambiamento.
Credo che sia importante anche calare l’intervento nella vita reale, nel qui e ora, tenendo cioè in considerazione le risorse di natura ambientale, sociale e personale.
Le fragilità si possono affrontare da più punti, in modalità “bottom up” (dal basso verso l’alto) e al contempo “top down” (dall’alto in basso).
Combinando queste strategie il cambiamento sarà profondo, a lungo termine, “alla radice” ma anche immediato e tangibile. I piccoli feedback positivi sono importanti risultati intermedi per non desistere e mantenere alta la motivazione.
Come funziona il percorso psicologico insieme?
- Valutazione e asseasment diagnostico. Si tratta di raccogliere informazioni orientative al fine di circoscrivere le problematiche e progettare l’intervento. Serve a contestualizzare la sintomatologia, ricostruire la storia di vita, conoscersi e costruire una collaborazione.
In questa fase, oltre ai colloqui vengono somministrati anche dei test diagnostici e una scheda anagrafica. La durata è di solito di tre incontri. - Definizione degli obiettivi e delle metodologie di intervento. Si delinea di comune accordo una scaletta di priorità a seconda dell’importanza delle problematiche presentate. Vengono individuate anche strategie sia efficaci che adeguate alla persona, a partire dal suo stile di vita.
- Attività di sostegno psicologico mediante colloqui e attività personalizzate, nel rispetto dell’unicità di ciascuno. In questa fase si è nel pieno del lavoro psicologico. Viene sostenuto il cambiamento della persona. In cosa consiste il cambiamento?
– ristrutturazione cognitiva: aspettative, credenze, modi di interpretare le situazioni e di vedere se stessi e gli altri. Spesso sono presenti pensieri disfunzionali (irrealistici, stereotipati) che non permettono un buon funzionamento:
– riconoscimento, regolazione delle emozioni, espressione adeguata
– migliore comunicazione interpersonale
– gestione dei conflitti
– migliore adattamento ai contesti e alle richieste esterne
– espressione positiva di sé sfruttando al meglio i propri punti di forza e le risorse dell’ambiente di vita
La durata è variabile, il tempo necessario per ciascuna problematica e ciascun individuo.
Cosa offro
Attività di prevenzione, consulenza e sostegno psicologico. Spesso nei momenti di rottura degli equilibri precedenti, scopriamo risorse e qualità che non pensavamo neppure di avere!
Sono molti gli eventi che possono dare luogo a stress e difficoltà di adattamento: cambiamenti significativi del proprio stile di vita, la fine di una relazione importante, ma anche la nascita di un figlio o responsabilità lavorative possono dar origine a frustrazione e malessere.
Ci si può sentire sfiduciati, stanchi, di umore depresso, e percepirsi in balìa degli eventi. Si crea un circolo vizioso, nel quale le emozioni negative alimentano il senso di empasse (blocco, stagnazione) e di impotenza, e questi a loro volta incrementano emozioni negative.
Può essere utile l’intervento di uno psicologo, che permette innanzitutto di individuare l’origine del proprio disagio.
Promuovendo poi la capacità di guardare le cose nella giusta prospettiva, si arriva a fare leva sulle risorse personali e di contesto per affrontare i cambiamenti.
Lo psicologo infatti è come una “guida” che accompagna la persona in un percorso attivo e consapevole: ciascuno troverà uno spazio tutto per sé, nel quale conoscersi e riconoscersi, trovando strumenti nuovi e modalità uniche per superare i momenti di difficoltà.
Al contrario, sono proprio le emozioni positive che stimolano la flessibilità mentale e la mobilitazione di risorse e strategie di coping efficaci. Come fare dunque a spezzare questo paradosso?
A Studio:
• Definire i propri obiettivi e trovare strategie vincenti per raggiungerli
• Riorganizzare la vita quotidiana in modo efficace ed efficiente (empowerment)
• Superare momenti di crisi
• Lavorare sui punti di forza
• Aumentare l’autoefficacia
• Migliorare l’autostima
• Mantenere uno stato ottimale di salute psicofisica
• Migliorare le relazioni
• Gestire conflitti interpersonali
• Migliorare la comprensione e la gestione delle emozioni
• Valutare e fronteggiare il disagio psicologico, e i fattori di rischio (che generano o mantengono il malessere)
• E’ possibile concordare dei gruppi di discussione se vi sono richieste inerenti tematiche condivise e specifiche (ad esempio figli adolescenti, maternità, ansia, ecc.) per 4/6 partecipanti.
All’Aperto:
Una proposta di lavoro insieme è all’aria aperta svolgere i colloqui al parco nel corso di una passeggiata. Ciò permette di fare un lavoro sulle sensazioni fisiche, le impressioni sensoriali, gli stati affettivi, i ricordi e le emozioni. L’ambiente circostante e il movimento aiutano la concentrazione, liberano le endorfine e favoriscono le associazioni mentali e il buonumore. Secondo la Friedrickson, nella teoria dell’ampliamento delle emozioni positive e costruzione di risorse, predisporre occasioni di benessere emotivo aiuta la creatività e la propositività della persona, favorendo intrinsecamente uno stile cognitivo aperto ed esplorativo. L’idea è quella di risalire dallo stato fisico a quello percettivo, con particolare riferimento alle affordance positive percepite nell’ambiente (percezione di forme ed oggetti piacevoli). È possibile sfruttare questi elementi per progettare spazi di vita quotidiana accoglienti e rassicuranti. Si passa quindi ad esaminare gli stati affettivi positivi e negativi, i ricordi, i pensieri attuali e le emozioni correlate, per vedere le difficoltà sotto una luce diversa, con nuove risorse, creando metafore e soluzioni possibili, a favore di comportamenti funzionali e scelte efficaci. Lo scopo è vivere un momento di benessere e un’esperienza in cui sia possibile ristrutturare il presente, investendo di nuovi significati e potenzialità le situazioni attuali attingendo da parti intuitive di sé.