Specializzazioni e servizi offerti
INSONNIA: risolvi il tuo problema nel minor tempo possibile, in modo efficace e a lungo termine!
Valutazione e trattamento specialistico dell’insonnia secondo il Protocollo Psicologico CBT-I
Di che si tratta?
Le linee guida internazionali dell’American Academy of Sleep Medicine (AASM) stabiliscono come trattamento di elezione per la cura del Disturbo di Insonnia la Cognitive-Behaviour Therapy for Insomnia (CBT-I) oltre le cure farmacologiche.
Questo tipo di intervento psicologico è riconosciuto a livello internazionale anche come trattamento più efficace a lungo termine rispetto a quello farmacologico. (Morin et al , 1999; Perlis et al., 2003, Morin et al. 2006) Infatti, agisce sulle cause anziché fermarsi al sintomo. I farmaci inoltre con il passare del tempo tendono a dare assuefazione e perdere l’iniziale efficacia.
Il protocollo si avvale di:
– una prima fase di valutazione, mediante colloquio clinico e test specifici
-psicoeducazione: conoscere il sonno in generale e il proprio in particolare. Come funzioni veramente?
-tecniche cognitive: identificare le credenze disfunzionali sul sonno, i pensieri specifici e le emozioni che si attivano di notte o prima di andare a dormire.
-tecniche comportamentali: dall’igiene del sonno al controllo strategico degli stimoli che lo disturbano
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Disturbi alimentari secondo protocollo di tipo cognitivo comportamentale. Cosa vuol dire?
Ogni percorso seguito “da protocollo” procede per tappe, per step predefiniti che sono tali perché avvalorati da prove di efficacia psico-terapeutica. Ad ogni modo ciascun percorso è unico, e segue la declinazione personalizzata che ogni storia di vita merita. Il percorso si co-costruisce creativamente, insieme, a partire da gusti, visioni del mondo, esperienze passate e progetti per il futuro che la persona porta con sé.
MINDFULNESS: l’essere senza il fare. Trova un equilibrio nella vita quotidiana così come nei problemi più difficili
Utilizzando alcuni principi di questa disciplina, a studio o all’aperto, si può acquisire maggiore consapevolezza di sé, quella che spesso chiamiamo “centratura”.
Una serie di esercizi e tecniche esperienziali si rivelano utili per entrare in contatto non solo con il corpo, ma anche con le emozioni e con i propri pensieri più autentici, determinando spontaneamente scelte e comportamenti consapevoli.
Attraverso un uso complementare di strategie narrative e schede di ragionamento guidato, è un lavoro psicologico che si rivela utile in particolare per la consapevolezza e la gestione emotiva, anche per i giovani.
AAI: Adult Attachment Interview ad uso esclusivamente clinico valutativo Intervista clinica come strumento di lavoro nel supporto psicologico
Di che si tratta?
L’attaccamento è un comportamento innato adattivo, che consiste nella ricerca della prossimità psicofisica con l’altro. Appaga il bisogno di protezione, e trova la sua “controparte” nel comportamento di accudimento.
Nei primi anni di vita, l’esperienza di protezione che si riceve dai propri caregiver (figure primarie di accudimento) viene interiorizzata in un modello operativo interno, che consiste nell’aspettativa di ricevere un certo tipo di aiuto e sicurezza, oltre a divenire modalità individuale di autoprotezione.
L’intervista può essere utilizzata per comprendere lo stile relazionale della persona e affrontare successivamente eventuali criticità, tra cui vissuti di perdita o esperienze infantili affettivamente negative. Alcune tecniche di elaborazione del lutto, o di tipo espressivo, possono rendere il processo un’esperienza anche di crescita
Attraverso un uso complementare di strategie narrative e schede di ragionamento guidato, è un lavoro psicologico che si rivela utile in particolare per la consapevolezza e la gestione emotiva, anche per i giovani.
Facendo riferimento alla teoria dell’attaccamento, si osserva l’organizzazione mentale del bambino relativa ai modelli relazionali di accudimento interiorizzati. Questi guidano aspettative e comportamenti sia con gli adulti che con i pari, e determinano le strategie di gestione del distress che il bambino riesce a mettere in atto (regolazione emotivo-comportamentale quando è in situazioni di disagio o frustrazione)
Può essere utile per individuare eventuali criticità e sostenere il bambino nelle difficoltà di gestione emotiva prevenendo problematiche comportamentali a scuola e a casa.
Contattami senza impegno se vuoi sapere come funziona e avere più informazioni!
Mamme alle prime armi? Interventi a sostegno della genitorialità positiva (per mamme con bimbi di 12-18 mesi). Percorsi sereni con i propri bimbi, riscoprendo le proprie risorse. Sei già una mamma efficace!
Si lavora sulla sensibilità materna rispetto ai segnali del bambino e sulla disciplina flessibile, a partire dai punti di forza del genitore, per valorizzare quelle che sono già le sue risorse.
Gli interventi si svolgono presso il proprio domicilio e sono in tutto 7 incontri a cadenza quindicinale.
Lo scopo è favorire un attaccamento sicuro ed organizzato nel bambino e rassicurare la madre, rendendole evidenti le capacità di accudimento che possiede e prevenendo possibili difficoltà nella gestione di alcuni momenti quotidiani.
Se sei una giovane mamma, se senti di aver voglia di un sostegno emotivo, contattami! Sarò lieta di spiegarti, senza impegno, come funzionano gli incontri.
Adolescenti
Mi occupo del sostegno psicologico per adolescenti e preadolescenti. È un periodo in cui definire se stessi e la propria persona, il momento in cui le domande più difficili della vita si fanno incalzanti: “chi sono?” “cosa voglio da me stesso/a, dagli altri e dal futuro?” “in cosa credo?” Attriti in famiglia, nelle relazioni con i coetanei (anche sentimentali), abuso di sostanze, difficoltà nell’immagine corporea, problemi con il cibo, dubbi sull’orientamento sessuale o nell’identità di genere, sono fenomeni comuni, e possono essere anche compresenti. Spesso sono momenti problematici transitori, dovuti a tappe di interrogazione e di trasformazione. Altre volte possono essere presenti problemi più severi che richiedono maggiore attenzione e sistematicità nell’intervento psicologico. Di sicuro prevenire è il passaggio fondamentale. L’adolescenza è un periodo di pieno potenziale, va sostenuta per dispiegarlo, senza paura e senza pregiudizi.
Mi occupo del disturbo borderline di personalità
Ho avuto la fortuna di svolgere un bellissimo tirocinio presso il centro Raymond Gledhill, struttura residenziale per pazienti borderline che si trova a Marino Laziale. Unico centro in Italia che utilizza il metodo originale del Dottor Gledhill, grazie al lavoro e allo studio costante del Dottor Lombardo. Ho avuto modo di collaborare alla comunità democratica, dove si fa parte di un sistema orizzontale, anche come operatori.
Trattandosi di un disturbo complesso, ho seguito anche altri corsi che potevano essermi utili, e che si sono rivelati una risorsa anche a studio nella pratica clinica con altri pazienti:
-“Trauma complesso: valutazione nel ciclo di vita”
-“Il disturbo borderline tra impulsività e dipendenza”
-“Le linee guida per il lavoro psicologico con persone gay, lesbiche e bisessuali”
-perdita e lutto
Utilizzo un approccio integrato calato sulla persona. Ciascun paziente è unico e per ciascuno trovo utile l’uso di strumenti diversi. Ciascuno ha i suoi tempi e i suoi punti di forza, insieme li valorizziamo nel processo di crescita e benessere personale.
“La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono cambiare le loro vite cambiando le abitudini mentali.”
William James
“La psicoanalisi è un’opportunità, un’opportunità di ripartire.”
Jacques Lacan
“Il Cervello è più esteso del Cielo.”
Emily Dickinson
“Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere.”
Ofelia nell’Amleto di William Shakespeare
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